Tuscany Trail - Diario di viaggio: impressioni e consigli
"Sarà una sfida con te stessa e un’emozione che porterai dentro a vita." Sono queste le parole che mi hanno spinta ad iscrivermi quest’anno al Tuscany Trail, insieme a Gianluca, il mio compagno, che mi sosterrà tantissimo durante un viaggio lungo 470 km con circa 7000 metri di dislivello. Le uniche regole sono seguire il percorso grazie alla traccia GPS in modo self-supported e senza tempo limite.
Sono pronta ad accettare la sfida, a superare i miei limiti e a conoscere meglio me stessa. Io non vedo l’ora di partire!
Prima della partenza:
Sulla lista delle “cose da non dimenticare” sembrerebbe non mancare nulla: la bici è pronta e le borse Miss Grape sono cariche. Sono agitatissima, perché non so ancora cosa mi aspetterà e sono piena di dubbi, sulle mie capacità, sul meteo e sul mio stato mentale. Come al solito, mi piace sottovalutarmi ma al contempo sperare di riuscire a sbalordirmi, sperando di rendere questa un’esperienza unica e ricca di emozioni.
Premessa: Non so ancora in quante tappe suddividerò la traccia del Tuscany Trail, voglio provare ad ascoltare il mio corpo e provare a spingerlo più in là, senza però ammazzarmi di fatica: questo resta pur sempre un viaggio e come tale me lo voglio godere al 100%.
Tuscany Trail, giorno 1: Donoratico - Volterra
Pacco gara ritirato e pettorale fissato sulla borsa da manubrio Tendril 4.10 WP di Miss Grape: sono pronta per partire. La tappa di oggi prevede un quick stop in spiaggia, strade bianche in mezzo alle colline toscane, pioggia e temporale, una salita durissima fino a Volterra e poi la speranza di trovare un posto asciutto dove dormire.
Dopo 118 km e 1736 metri di dislivello positivo trovo un agriturismo che consente a me e Gianluca di piantare la tenda nel loro giardino e di fare una doccia calda rigenerante. Non ci credo, ho pedalato tantissimo oggi, chi l’avrebbe mai detto?
Tuscany Trail, giorno 2: Volterra - San Giovanni d'Asso
Smonto la tenda, che ci sta perfettamente nella borsa Trunk 6 di Miss Grape – montata sulla forcella della bici di Gianluca – facciamo colazione e si parte. Oggi anche in compagnia di un amico/collega dello store di Treviso, Marco, che ha voglia di mantenere un certo ritmo e di conseguenza mi spinge a pedalare più del previsto.
Passo per Monteriggioni, un borgo incastonato tra mura medievali, e Siena, con la sua famosissima Piazza del Campo, due luoghi magici, per poi intraprendere percorsi più off road con salite e discese scoscese e impegnative, con tratti fangosi e guadi da attraversare.
In serata, grazie ad una ragazza conosciuta lungo il percorso, trovo un campeggio dove poter mettere la tenda: anche sta volta la doccia è assicurata... ci voleva proprio dopo un’ora sotto la pioggia battente.
Oggi ho superato il mio personal record: ho pedalato per 120 km con più di 2200 metri di salita.
Tuscany Trail, giorno 3: San Giovanni d'Asso - Paganico
Sulla “To Do List” di oggi c’è segnato: trovare un nuovo copertone per la bici di Gianluca, perché potrebbe esplodere da un momento all’altro dato che le tele hanno ceduto. Dopo vari “No, mi dispiace” ecco trovato il copertone: siamo pronti a continuare l’avventura.
Anche oggi devo affrontare salite e discese tortuose mescolate a strade bianche con panorami meravigliosi: uliveti, distese di papaveri, colline verdi…
Visto il gran caldo di oggi, le soste per riempire le borracce non mancano e devo assolutamente obbligarmi a bere molto: ho scoperto un’utilità enorme nella borsa Bud Adventure di Miss Grape, che mi permette di tenere la borraccia a portata di mano in modo da poter bere anche durante le salite più difficili.
86 km e 1638 metri di dislivello completati. Può sembrare poco rispetto agli altri giorni, ma questa volta ho superato me stessa affrontando una salita con una pendenza maggiore del 20%. Chi l’avrebbe mai detto? Io no di certo.
Vado a dormire soddisfatta, nella piccola tenda piantata in un campo sportivo, dove ahimè una sagra di paese si trasforma in una festa scatenata, con tanto di DJ e luci stroboscopiche. Prevedo una nottata difficile.
Tuscany Trail, giorno 4: Paganico - Donoratico
Svegliata dall’umidità alle stelle, smonto la tenda – spero per l’ultima volta. Colazione con pizza appena sfornata e si riparte. Il “tappone” che spero di fare oggi inizia con una salita molto lunga ma non troppo tecnica, per poi lasciare spazio a un tratto altrettanto lungo di piacevole pianura, quasi un miraggio, che porta fino a Follonica. La voglia di lasciare tutto e tuffarmi nel mare è tanta, ma spinta da una grinta mai provata prima decido di proseguire, tentando il tutto per tutto per arrivare fino alla fine entro stasera.
Dopo un single track infinito, inizia l’ultima salita: sterrata, ripida (come se quelle fatte fino ad ora non lo fossero a sufficienza) e mentalmente infinita. È probabilmente la salita più faticosa dell’intero percorso, sia a livello tecnico che a livello mentale. Sai che ci sei quasi, devi solo spingere per l’ultima volta su quei pedali, senza perdere l’equilibrio, ma sembra non finire mai, appena spiana un po' ecco che appare una nuova salita tortuosa.
Arrivata a Castagneto Carducci, un borgo meraviglioso in cima a una collina toscana, parte la discesa che mi porta fino all’arrivo di questa interminabile tappa e di conseguenza alla conclusione di questa meravigliosa decima edizione del Tuscany Trail.
Incredula, sorridente e dannatamente stanca, ho superato per l’ennesima volta me stessa e terminato l’ultimo giorno con 146 km e 1664 metri di dislivello.
Dopo l’arrivo:
La maggior parte dei dubbi che avevo prima di affrontare questo percorso sono svaniti, mi sento più forte di prima, soprattutto mentalmente, e ho capito di dover smettere di sottovalutarmi costantemente. Devo al contrario provare a superarmi e a stupirmi ogni volta, senza cedere alla tentazione di rinunciare solo perché mi trovo davanti ad un ostacolo.
Ed è proprio questo quello che vorrei condividere con chi mi legge e che mi porto a casa da questa esperienza.
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