Per AKU la sostenibilità è una cosa seria - Intervista con Giulio Piccin

    Materie prime selezionate in base ai più elevati standard qualitativi e un’attenzione speciale al tema dell’impatto ambientale sono alla base dell’approccio progettuale e produttivo di AKU. Ne parliamo con Giulio Piccin.
    Calzaturificio AKU
    AKU: un'ineguagliabile tradizione manifatturiera italiana da oltre 40 anni.

    Ciao Giulio, qual è il tuo ruolo in AKU?

    In azienda sono Responsabile di Prodotto e della Corporate Social Responsibility.

    Chi ci legge ha sicuramente familiarità con questi termini. Ci aiuti però a capire più nel dettaglio cosa si intende per Social Responsibility?

    È una terminologia riconosciuta a livello internazionale che usiamo in azienda ormai dal 2011 dopo aver iniziato un percorso chiamato Progetto Sostenibilità e grazie al quale ci siamo resi conto di quanto sia difficile da raggiungere la sostenibilità. Questo però non ci ha scoraggiati, ci ha portato bensì a cambiare prospettiva: il progetto è diventato Agire Responsabile dove l’obiettivo di tutte le scelte che facciamo è quello di avvicinarci il più possibile alla sostenibilità.

    Nature is calling, react responsibly.

    - AKU

    Da sempre AKU riserva particolare attenzione nelle scelte di materie prime di alta qualità. In che modo agite per contenere l’impatto ambientale delle vostre attività?

    All’interno del progetto Agire Responsabile abbiamo tre gruppi che si occupano di prodotto, operation e comunità; ogni gruppo porta di anno in anno nuovi progetti di miglioramento. Ad esempio, sul prodotto lavoriamo da anni per definire con precisione quali sono le aree di impatto: nel 2017 siamo infatti stati i primi a concludere e certificare una Dichiarazione di Impatto Ambientale di Prodotto (dall’inglese EPD - Environmental Product Declaration), ovvero una certificazione che descrive le prestazioni ambientali legate al Ciclo di Vita di prodotti o servizi, in accordo con lo Standard Internazionale ISO 14025. Una cosa mai fatta prima di allora nel mondo della calzatura! Il motivo? L’enorme complessità. 

    AKU
    AKU ha iniziato a occuparsi di sostenibilità nel 2011.

    Grazie a questa certificazione abbiamo visto che l'impatto maggiore si ha durante la produzione delle materie prime, cosa che ci ha dato lo stimolo per utilizzarle il più responsabilmente possibile. Un esempio è la pelle: ad oggi abbiamo quasi il 70% degli articoli con pelli provenienti da concerie LWG (Leather Working Group), una certificazione che va ben oltre i parametri di legge poichè è più restrittiva sulle emissioni, sull’utilizzo di acqua e sugli aspetti sociali.

    Inoltre, da settembre 2021 abbiamo chiuso la certificazione della Carbon Footprint Systematic Approach (ISO 14067). Certificando il database dei materiali che utilizziamo e di tutta la produzione, quando inseriamo a sistema le caratteristiche di un prodotto, questo mi restituisce la carbon footprint. In altre parole, possiamo calcolare la CO2 di un prodotto. 

    ...dobbiamo essere consapevoli di far tutti parte di un unico ecosistema, sociale e ambientale, quindi responsabili per il suo equilibrio.

    - Giulio Piccin, AKU

    Le persone acquistano da voi anche perché siete attenti all'ambiente?

    Difficile saperlo con certezza. Nella relazione con i clienti abbiamo però la chiara percezione di aver aggiunto molto valore all'azienda in termini credibilità. Ci sono diverse reazioni anche a seconda dei mercati: alcuni sono più sensibili, altri meno. Quello che ci interessa trasmettere è che noi lo facciamo per un senso di responsabilità: produciamo articoli per persone che amano l’ambiente dove si muovono e noi stessi siamo i primi utilizzatori e amanti di quell’ambiente. Poter mitigare il cambiamento climatico e coinvolgere sempre più persone a seguire questa strada - che per noi è imprescindibile - è il motivo principale che ci spinge ad agire. Poi il mercato segue più o meno velocemente ma non vediamo alternative o altre direzioni possibili.

    AKU
    AKU ama l'ambiente che ci circonda e produce articoli dedicati a chi condivide gli stessi valori.

    L’escursionismo e la vita all’aria aperta sono molto importanti per imparare a conoscere la natura e quindi rispettarla, quale o quali messaggi vuole inviare il brand AKU ai propri consumatori?

    Sul nostro sito c’è una sezione dove raccogliamo tutte lo nostre attività e abbiamo creato uno slogan che dice: Nature is calling, react responsibly. È questo il messaggio, in primis verso noi stessi: dobbiamo reagire in maniera responsabile ma lo diciamo anche a chi si avvicina al marchio perché da soli non si fanno i passi che servono. Sono passi che devono essere fatti insieme a tutti gli attori coinvolti: ognuno deve fare la propria parte, dalle Istituzioni alla singola persona. Tutti dobbiamo andare nella stessa direzione. Poiché dobbiamo essere consapevoli di far tutti parte di un unico ecosistema, sociale e ambientale, quindi responsabili per il suo equilibrio.

    Cosa distingue Aku dalle altre aziende del settore?

    Dal 2011 abbiamo intrapreso molto seriamente questa direzione. AKU nasce per l'escursionismo - da sempre il nostro core business - e il termine è un richiamo agli Aku-Aku, gli spiriti dell’Isola di Pasqua che accompagnano gli avventurieri e i viaggiatori. Il DNA dell’azienda è l'outdoor che è anche una delle attività più in crescita e amate nonostante tutto ciò che è successo. Anzi, proprio per il fatto che siamo rimasti chiusi in casa per molto tempo, tanti hanno capito che la natura e l’escursionismo sono fondamentali per ritrovare il proprio equilibrio e trarne beneficio in una situazione che ci sta stressando in mille modi diversi... Ritroviamo il nostro equilibrio insieme nella natura!

    AKU
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