Patagonia Artifishal
Pesce d'allevamento contro pesce selvaggio - la minaccia delle acquacolture
Da decenni in tutto il mondo la gran parte del pesce viene coltivato e prodotto nelle cosiddette acquacolture. Questo sistema è stato considerato per molto tempo la salvezza dalla continua diminuzione di pesce in acque naturali dovuta alla pesca intensiva. Questa soluzione ecologica e durevole è stata definita ottimale anche per combattere la così denominata fame di carne dell'acqua sempre più diffusa nel mondo. Ma purtroppo si è rivelata come una bomba a tempo nel delicatissimo ecosistema marino.
Di fatto, i pesci allevati per mano umana in rete al largo delle coste di tutto il mondo sono un concentrato di malattie per l'intero ambiente e in pochi anni la flora e la fauna sottomarina sono diventate un vero e proprio cimitero.
Con il documentario ARTIFISHAL, il fondatore di Patagonia Yvon Chouinard vuole scuotere l'opinione pubblica in merito alla coltivazione massiva, che minaccia seriamente l'estinzione di moltissime specie di pesce. ARTIFISHAL spiega con foto davvero impressionanti come si svolge la moderna coltivazione di pesce in acquacolture dell'Oregon, California e Washington ed espone come questi salmoni prodotti da mano umana mettano in pericolo i pesci che invece crescono in un habitat naturale.
Petizione contro l'estinzione del pesce selvaggio
Nella campagna europea che accompagna il film ci si concentra specialmente sulle coltivazioni di Norvegia, Scozia, Irlanda e Islanda e su come l'industria del pesce, con l'aiuto dei relativi governi, programmi il potenziamento di questo sistema. La situazione del pesce selvatico nel nord Europa è allarmante. Se nel 1970 c'erano ancora 8-10 milioni di uova di salmone selvaggio nelle zone settentrionali dell'Atlantico del Nord, oggi ne abbiamo solo 3-4 milioni.
Consapevolezza sul pesce – ognuno di noi può fare qualcosa
E' diventato veramente difficile fare la scelta migliore quando si parla di pesce. Ogni acquisto ha un effetto diretto sugli standard del mercato globale. A questo scopo diamo un piccolo aiuto per sensibilizzare l'acquisto consapevole del pesce:
- la pesca sostenibile di salmoni selvaggi è un bene, il salmone atlantico comunemente in commercio proviene da allevamenti ittici e quindi non è decisamente sostenibile
- i „pesci da esca“, cioè i pesci piccoli, sono preferibili ai pesci grandi (tonno rosso, nasello nero, pesce spada, nasello, ecc.) che si trovano in cima alla catena alimentare
- i molluschi dovrebbero essere più presenti sulle nostre tavole, sono loro che migliorano la qualità delle acque e l'habitat marino dove vengono coltivati
- i gamberetti da allevamento del sud-est asiatico danneggiano i suoli marini nelle vicinanze delle coste e sono un categorico no per i consumatori di pesce
L'idea è quella di ridurre il consumo di pesce "di massa" e prediligere un pesce di alta qualità. Consumare meno ma meglio è sicuramente la soluzione migliore ed è la linea guida per tutti i consumatori dei nostri tempi.
Meno è meglio, questo rimane il codice d'oro dei consumatori dei nostri tempi, anche per il pesce.