Ortovox ProtACT Academy – Repair & Care

    Fino a qualche anno fa prendersi cura dei propri vestiti e ripararli era la cosa più normale del mondo. Ciò che non andava più bene veniva regalato, ciò che era rotto, aggiustato. Nel frattempo siamo però diventati parte di una società dell’usa e getta. Ortovox ci mostra 7 trucchi utili a prolungare la vita dei nostri capi.
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    Wear, Repair, Resell: lunga vita ai tuoi vestiti! >>>

    Soluzioni allunga vita - Repair & Care

    Il prodotto più sostenibile è quello che già possediamo. Se lo trattiamo bene e lo usiamo a lungo, non solo risparmiamo risorse, ma anche denaro. Ortovox ci dimostra, con l’aiuto di brevi tutorial, che “Repair & Care” è più facile di quanto pensi!

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    "Care" – le buone abitudini

    Sia la qualità del prodotto sia la sua cura possono prolungare la vita del tuo outfit preferito.

    1. Lavaggio e asciugatura: il motto è “Less is more”. In certi casi, invece di lavarli, è sufficiente far arieggiare bene i nostri vestiti in tessuto naturale. Quando urge un ciclo di lavaggio, è consigliabile riempire il più possibile il cestello e lavare a 30° tenendo bassi i giri di centrifuga e utilizzando la giusta quantità di detersivo. Meglio non utilizzare l'asciugatrice, non solo per motivi ecologici, ma soprattutto perché i capi tendono a risentirne. Infine, se si asciugano i vestiti su uno stendino, evitare la luce diretta del sole, altrimenti i colori potrebbero sbiadirsi.

    2. Impermeabilizzazione: il trattamento DWR (Durable Water Repellent) dei nostri indumenti tende a indebolirsi con il tempo, è quindi importante impermeabilizzarli di tanto in tanto. Prima dell’impregnazione, lavare i capi con il ciclo lana a 30° con un massimo di 400 giri utilizzando un detersivo liquido per lana. L’impermeabilizzazione (bisogna utilizzare sempre un prodotto privo di PFC) deve essere applicata solo all'esterno e successivamente attivata termicamente. Non utilizzare l'asciugatrice, lasciare il capo su una gruccia e, prima che sia completamente asciutto, stirarlo mettendo un asciugamano come strato intermedio o asciugarlo a bassa temperatura mantenendo una certa distanza dalla fonte di calore.

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    3. Lavare prodotti hardshell: molti atleti tendono a lavare i propri prodotti hardshell il meno possibile. Tuttavia, le minuscole particelle di sudore e sporcizia finiscono per ostruire i pori del tessuto e l'indumento non garantisce più un’alta performance. Il lavaggio contribuisce a rendere il rivestimento hardshell durevole e altamente performante. Ammorbidenti, candeggina e detersivi non sono ammessi!

    4. Prevenire il “pilling”: purtroppo non è sempre possibile evitare la formazione di piccoli e antiestetici pelucchi sugli indumenti, ma una cura più attenta può aiutare a prevenirne la comparsa. Un buon metodo è quello di lavare i tessuti a bassa temperatura, senza ammorbidente e riponendoli rovesciati in un sacchetto che li tenga lontani dalle chiusure in velcro. Di tanto in tanto è possibile rimuovere le fibre sciolte con un rullo per lanugine, con delle forbici, oppure con specifici levapelucchi. Senza esagerare però, altrimenti si rischia di danneggiare i tessuti.

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    Prolungando di soli tre mesi la vita media di un prodotto si risparmia fino al 10% di CO2, rifiuti e acqua. Un bene per il nostro portafoglio ma soprattutto per l'ambiente.

    "Repair" - Prendersi cura dei capi

    Tutti noi siamo abituati ai segni del tempo e al deterioramento dei materiali causati dal frequente utilizzo: questo non è un motivo valido per scartare qualcosa. Con un po' di abilità e i giusti trucchi possiamo fare facilmente molte riparazioni.

    5. Cerniere: la cerniera è bloccata o funziona male? Puoi renderla di nuovo liscia sfregandoci sopra una mina o una candela. Se i dentini della cerniera sono piegati o mal allineati, è possibile raddrizzarli con delle piccole pinze. Infine, nel caso in cui fosse il nastro ad essere difettoso, è possibile rimuoverlo con una tronchesina e sostituirlo con uno nuovo assicurandosi che sia progettato per lo stesso tipo di dentini.

    6. Chiusure in velcro: una chiusura in velcro che non tiene è senza dubbio fastidiosa. Il motivo è solitamente la sporcizia che si accumula: ecco perché ogni tanto è bene rimuovere pelucchi, fili ecc. con un pettine o con l’aiuto di un ago spesso. Anche il lavaggio con acqua tiepida (bisogna evitare le temperature troppo elevate per non danneggiare i tessuti) e la successiva spazzolatura contropelo, aiutano a rimettere in forma il velcro. Se nessuno di questi metodi dovesse funzionare ci sono chiusure in velcro che si possono cucire.

    7. Rivestimenti e rinforzi: se un rivestimento o un rinforzo si è staccato da un guanto, è possibile ripararlo con una colla speciale. Il modo migliore per farlo è usare la colla per scarpe, che di solito si usa per fissare suole, talloni e puntali.

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