ARCTIC RESEARCH EXPEDITION 2021 PART #2: la spedizione alle Isole Svalbard
Quando la Pachamama raggiunge "Andotten", la famiglia Schwörer nota che ci sono molti meno uccelli rispetto al solito. Come mai? C'entra forse il calo della fauna ittica? Per il momento questa domanda rimane senza risposta per il team di ricerca.
Il 21 giugno all'una di notte, durante il giorno più lungo dell'emisfero settentrionale, la responsabile della spedizione Sabine e suo figlio Noè effettuano un campionamento di eDNA e microplastiche in mare. Il tempo è bello e quando la Pachamama arriva a Sørvær, il sole di mezzanotte splende sulla pittoresca cittadina di pescatori.
Il 24 giugno, verso mezzanotte, a 42 miglia nautiche a ovest della barca, Max e Sebi intravedono per la prima volta le cime meridionali dell'isola di Spitsbergen, la più grande dell'arcipelago delle Isole Svalbard. A quell'ora l'acqua e l'aria sono ancora calme permettendo loro di avvistare diverse balene, foche e trichechi. Uno spettacolo mozzafiato della natura.
Non sapevo che i trichechi fossero così grassi!
cit. Max
La barca a vela della famiglia Schwörer si avvicina con cautela alle Isole Svalbard: l'equipaggio intravede già i primi ghiacciai e il freddo sembra davvero intensificarsi! Ma, grazie all'attrezzatura SPORTLER, Max e Sebi sanno di poter stare tranquilli e non vedono l'ora di fare il prossimo campionamento.
I 6 giorni in mare sono passati velocemente. L'ottima cucina di Sabine, la natura selvaggia e le serate trascorse giocando a Yahtzee riescono a mantenere un'ottimo umore a bordo. Prima che l'equipaggio lasci la barca per scendere a terra, si gusta il tradizionale "drink dell'àncora" e si fa un'esercitazione per proteggersi in caso di attacco da parte degli orsi polari. La sicurezza viene prima di tutto!
Consiglio di lettura: puoi trovare l'emozionante diario di viaggio di Max e Sebi sul nostro blog. Stay tuned!
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