Cannondale SuperSix EVO – l'intervista esclusiva
Com’è nata la piattaforma SuperSix Evo?
La SuperSix EVO è il nostro modello di punta per il settore road, un nome iconico che resta in produzione da oltre 20 anni. Cerchiamo di tenere un buon ritmo in termini di aggiornamenti, sia per i materiali che per le tecnologie, facendo uscire così ogni volta una nuova versione migliorata. Con questo nuova edizione lo scopo era di renderla il più leggera possibile pur stando nei limiti del regolamento UCI (Union Cycliste Internationale, n.d.r.), ovvero un minimo di 6,8 kg. Abbiamo raggiunto un’ottimo equilibrio tra velocità e leggerezza, e ne siamo molto soddisfatti.
La bici è molto comoda, pur avendo un ottimo transfer in termini di potenza. Quali sono le caratteristiche che la rendono tale?
La versione precedente della SuperSix EVO era nota per essere molto comoda, e siamo stati molto attenti a mantenere questa caratteristica. Il comfort è dato da forma e materiali, come il triangolo del telaio e le forme della seduta, ed è aiutato dall’assottigliamento di alcuni dettagli costruttivi.
Per chi è disegnata la SuperSix EVO?
Questa bici è creata per gli atleti professionisti e le squadre di corridori, ma abbiamo tenuto conto anche delle richieste dei nostri utenti non professionisti. Abbiamo cercato di mantenere un buon equilibrio, anche parlando con molti clienti, fornitori, esperti esterni: l’abbiamo resa meno rigida delle bici tradizionalmente usate per i professionisti, il che la rende adatta a più tipi di ciclisti. È importante che gli amatori, anche i più fanatici, vivano un’ottima esperienza.
Domanda difficile: quali miglioramenti possibili vedi nel futuro della SuperSix EVO?
Bella domanda! È importante per noi chiederci quali saranno i prossimi passi, sin dall’inizio. Dal momento che non possiamo prenderci un tempo illimitato per creare una bici, ma abbiamo spesso una data fissa di lancio, quindi resta sempre qualche miglioria che passerà alla prossima versione del modello.
I feedback dai clienti e dai rivenditori ci aiutano molto a migliorare. Ad ogni modo, per il prossimo modello potremmo lavorare ancora sul design, ma lo scopo primario non è tanto la parte estetica quanto la velocità, l’aerodinamica, la leggerezza.
Dall’idea al prototipo, dalla bici alla strada…quanto lavoro c’è dietro una bici come questa?
Al momento per una bici del genere abbiamo bisogno di due, tre anni in media. Spesso iniziamo a lavorare sul modello successivo non appena quello attuale è in commercio, se non addirittura prima. La ricerca richiede moltissimo tempo, così come i test: queste fasi possono richiedere anche sei mesi, così come i calcoli e le simulazioni sull’aerodinamica.
Abbiamo notato diversi dettagli innovativi, come l’inserimento della batteria del cambio all’interno del telaio, la forcella…dove trovate ispirazione per queste novità?
A volte succede grazie ad un nuovo materiale, come quello utilizzato per la forcella, che permette di proteggere i cavi dalla frizione e dall’usura. In questo caso siamo andati a fare ricerca al di fuori della tradizionale industria ciclistica, con l’aiuto di specialisti che riescano a vedere oltre. Allo stesso modo il posizionamento della batteria, pur non essendo quello tradizionale, si è rivelato il migliore dal punto di vista del peso e dell’equilibrio! A volte bisogna provare per mettere a punto certi dettagli.
Avete anche deciso di ridisegnare le borracce…
Esatto! Dato che ogni ciclista porta con sé una o due borracce sulla bici, siamo giunti alla conclusione di integrarle direttamente nel disegno. Abbiamo così ripensato la forma delle borracce in modo che aiutasse l’aerodinamica dell’intera bici.
Come vedete il futuro del settore road bike da Cannondale?
Ogni volta pensiamo che non si possa fare un modello più leggero e veloce, tuttavia ogni volta si trovano aggiustamenti da fare. Penso che l’innovazione può essere portata non tanto nel telaio, quanto nei materiali e nell’arodinamica, che pur essendo un campo molto scientifico propone di tanto in tanto nuovi, interessanti studi. Allo stesso modo le geometrie della bici possono essere rinnovate: la posizione della seduta, per esempio.
Cos’è LAB71?
È una piattaforma di ricerca che riguarda la massima attenzione verso i materiali, le finiture, i dettagli. Con LAB71 possiamo andare un passo oltre ogni cosa fatta finora in termini di particolari, per creare pezzi unici che soddisfano i ciclisti più esigenti. Al momento questo concetto è stato applicato solo alla SuperSix EVO, ma prevediamo di metterlo in atto anche su altri tipi di bici.
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