Cosa portare in cammino? Ecco l'abbigliamento e l'attrezzatura ideali
Ciao Alessia, raccontaci di cosa ti occupi da SPORTLER.
Sono una Sales Expert allo SPORTLER Alpine Flagship Store Bolzano e mi occupo di consigliare i nostri clienti durante l'acquisto dell’abbigliamento e dell’attrezzatura più adatta a praticare le proprie attività sportive preferite. Durante l’inverno lavoro nel reparto scialpinismo, mentre d’estate nel reparto campeggio e arrampicata.
Cosa ti piace del tuo lavoro da SPORTLER?
I clienti! Sono convinta che siano la nostra forza più grande e il motivo per cui ogni giorno riesco a lavorare con il sorriso. È bello infatti poter parlare con loro di ciò che mi appassiona, dare consigli sull’attrezzatura, vederli sorridere e tornare contenti dei prodotti acquistati.
Parlaci della tua recente passione per i cammini: com’è nata?
Essenzialmente, per il bisogno di riconnettermi con la natura, per scoprire luoghi e paesi talmente piccoli che altrimenti non sarei mai andata a cercare. Camminare è una vacanza lenta, faticosa, ricordo che il mio primo zaino pesava ben 28 kg. La fatica viene però ripagata alla grande dai tramonti mozzafiato, dalle albe spettacolari e dai paesaggi nascosti.
Quali cammini hai affrontato finora e qual è stato il tuo preferito?
Al momento sono a quota tre: La Via degli Dei, uno dei più famosi d’Italia che va dal centro di Bologna fino al centro di Firenze. Ho fatto il Cammino dei Borghi Silenti in Umbria, un bellissimo giro ad anello. E infine la GTE - Grande Traversata Elbana, che ti porta da una parte all’altra dell’Isola d’Elba.
Il mio preferito finora è stato sicuramente il Cammino dei Borghi Silenti perché i luoghi che ho scoperto sono fantastici! Mi ha convinta a partire il fatto che era stata diagnosticata una malattia terminale a uno dei miei due cani, con i quali ho sempre viaggiato, e lungo il percorso ho trovato un'ospitalità delle persone del luogo e un’apertura mentale alle quali forse non siamo più abituati.
Come ti prepari? Segui un allenamento particolare?
Circa un mese prima della partenza inizio a fare un po’ di dislivello per “mettere su gamba”. Non corro, ma cammino in montagna insieme al mio cane perché anche lui deve avere un minimo di allenamento. È un viaggio lento, c’è infatti tutta la giornata a disposizione, e si possono fare pause. Ogni giorno lo zaino pesa meno e le gambe vanno sempre di più.
Cosa porti di solito nello zaino?
Ci sono articoli indispensabili come il kit di pronto soccorso, una sacca idrica oppure una borraccia grande d’acqua in modo da avere grosse scorte perché non è scontato trovare da bere durante le tappe. Porto inoltre un po’ di integratori di sali minerali.
Per chi è della vecchia scuola come me e viaggia senza smartwatch e gps consiglio una mappa recente e una bussola.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, dipende dalla stagione e anche dalla propria sensibilità alle temperature. Ho sempre con me pantaloni lunghi, una felpa e una classica giacca in Primaloft che è impermeabile e ben comprimibile nello zaino. Per quando è più caldo penso siano indispensabili pantaloncini corti, cappellino e crema solare. Da non farsi mancare anche un buon antipioggia, perché a volte non ci si può fermare nemmeno col bagnato, specialmente se bisogna rispettare le prenotazioni per dormire la notte. Non ultimo, un buon paio di scarpe da trekking ben rodate e comode che permettano di affrontare terreni sconnessi in sicurezza e senza dolori.
Un'attrezzatura spesso sottovalutata sono i bastoncini da trekking: mai più senza! I Leki sono eccezionali e aiutano a distribuire bene lo sforzo su tutto il corpo durante la camminata.
Fra i prodotti che consiglio sempre ci sono anche gli zaini Osprey, un marchio che produce zaini top di gamma e che si dedica tantissimo a quelli da trekking grazie a capienze diverse e a misure adatte ad ogni schiena.
Un altro marchio che suggerisco sempre è Lowe Alpine che produce zaini super ergonomici, pratici e dall'ottimo comfort. Personalmente utilizzo proprio un Lowe Alpine durante i cammini.
Un piccolo suggerimento imparato con l'esperienza: le tasche laterali per l’acqua sono molto comode ed evitano di doversi sfilare ogni volta lo zaino per bere anche solo un sorso!
Quali consigli vuoi dare a chi desidera affrontare un cammino?
Ciò che leggo sui social è che la maggior parte delle persone decide di non partire perché ha paura di perdersi, di non farcela oppure ha paura degli sconosciuti. Tutte preoccupazioni legittime e che anch’io ho e ho avuto, ma la mia esperienza mi ha insegnato che è tutto risolvibile. Si può infatti decidere di tornare indietro, ammettere di non farcela e prepararsi meglio per la volta successiva. C’è tanta bellezza in Italia e durante i cammini si possono vivere tante emozioni e riscoprire l’ospitalità italiana. Consiglio quindi di studiare le tappe e di scegliere un periodo durante il quale non fa troppo caldo.
Potrebbe capitare di perdersi ed è importante non farsi prendere dal panico ma tornare all’ultimo punto di riferimento, come ad esempio la segnaletica del CAI - Club Alpino Italiano oppure i segni del cammino. Fermarsi a ragionare, rileggere la guida, chiedere informazioni alle persone che si incontrano.
Il purpose di SPORTLER è “Rendiamo il mondo più sportivo”. In che modo persegui questo obiettivo?
Sono stata chimico di laboratorio in farmacia per circa 10 anni e ho mollato tutto per seguire la mia passione per lo sport il quale ci porta a contatto con la natura, a star bene con sé stessi ed è quello che cerco di trasmettere sempre ai nostri clienti. Provate, andate, fate! Tramite la mia energia e la mia parlantina cerco di renderli più sportivi e quando una persona entra in store voglio che si senta a casa sua. Ho notato che raccontare dei miei viaggi e delle mie esperienze dirette permette loro di guardare ai prodotti con molta più curiosità e interesse.
Hai già programmato il tuo prossimo cammino?
Certamente! Si tratta della Magna Via Francigena, da Palermo ad Agrigento: sono circa 185 km che voglio completare in 7-8 giorni ad aprile.
Grazie Alessia e buon viaggio!